Venezia è una città famosa in tutto il mondo sopratutto per la sua unicità.
Parafrasando il poeta Diego Valeri, Venezia una città così bella da sembrare “un gioco di fata Morgana”…. “…Chiese, Palazzi e Giardini…sospesa tra due turchini: quello del mare e quello del cielo”. : Venezia è unica e immutata!
Venezia è stata una delle principali mete del turismo omosessuale maschile di fine Ottocento e inizio Novecento per la sua innegabile bellezza ma anche grazie alla tolleranza con cui accoglieva i viaggiatori omosessuali dell’epoca. Come non ricordare la spiaggia degli Alberoni e il bellissimo Hotel Des Bains, oggi centro residenziale di lusso, dove Thomas Mann ambientò l’innamoramento omosessuale del maturo compositore Von Aschenbach per il giovane Tadzio de “La morte a Venezia”?
Poi, dal dopoguerra, la diversa identificazione delle spiagge del Lido sempre più indirizzate alle famiglie e agli autoctoni e la totale assenza di offerte di intrattenimento notturno hanno fatto svanire l’interesse di una parte del turismo gay che, oltre all’arte e alla cultura chiede qualcosa di più che può trovare in altre città italiane se non all’estero.
Nonostante ciò, negli ultimi anni, molto timidamente c’è uno scenario gay che sta crescendo: se non principalmente in centro storico, che propone comunque le più svariate soluzione alberghiere gay friendly, nelle immediate vicinanze, in terraferma qualche locale o attività “gay friendly” sta iniziando a fare concorrenza alla vicina Padova.