A cura di Catherine Craft, Nasher Sculpture Center e organizzata dal Nasher Sculpture Center di Dallas, prima sede espositiva della mostra, è una lettura suggestiva e della produzione dell’artista franco-tedesco Jean (Hans) Arp il cui approccio sperimentale alla creazione e il ripensamento radicale delle forme d’arte tradizionali lo hanno reso uno degli artisti più influenti del Novecento. Fondatore del movimento Dada e pioniere dell’astrazione, sviluppa un linguaggio di forme organiche e curvilinee che si muovono con fluidità tra astrazione e rappresentazione, diventando un punto di riferimento per generazioni d’artisti.
La mostra porta a Palazzo Venier dei Leoni, sede veneziana della Peggy Guggenheim collection oltre 70 opere, tra sculture in gesso, legno, bronzo e pietra, rilievi in legno dipinto, collage, disegni, tessuti e libri illustrati, provenienti da importanti musei statunitensi ed europei, fondazioni e collezioni private.
La prima opera mai acquistata dalla collezionista americana fu infatti una sua scultura, Testa e conchiglia (Tête et coquille) del 1933. Furono poi acquistate dalla mecenate: sculture, collage, rilievi e opere su carta e oggi sono sette le opere di Arp nella collezione del museo veneziano, tutte esposte in occasione della mostra.
FOTO: Jean (Hans) Arp – Testa e conchiglia, ca. 1933
Ottone lucido (degli anni ’30) Altezza: 19,7 cm; lunghezza: 22,5 cm
Peggy Guggenheim Collection, Venice © 2019 Artists Rights Society (ARS), New York/VG Bild-Kunst, Bonn / © Jean Arp, by SIAE 2019